ANDREA PAPETTI: cantautore impegnato e... incazzato

le prediche di Lillo

Perchè questa pagina web ?
  • 1° - Andrea è mio nipote, un pezzo del mio/suo DNA è identico
  • 2° - affinità logo-visiva: nel senso di vedere il mondo per immagini, rappresentando le sensazioni utlizzando parole visive (io non scrivo canzoni, ma mi esprimo, nel poetare, con gli haiku)
  • 3° - presentare i suoi testi cercando di interpretarli attraverso gli occhi di un navigatore/ lettore (con il metodo logo-visivo citato nel punto 2) che non sia l'autore
  • 4° - suggerire all'autore e/o a coloro che condividono in toto le analisi degli eventi oggetto di riflessione dell'autore eventuali angolazioni di diagnosi diverse per introspezione
  • 5° - stimolare i navigatori/lettori ad un libero dibattito utilizzando la MAILFORM sotto riportata, che (salvo autorizzazione contraria) verrà pubblicata su questo sito web.

    Il primo impatto con i testi è chiaro: Andrea fa a cazzotti con il mondo che lo circonda, e questo scontro rende fragile la sua esperienza di vita.
    I testi musicati possono essere divisi in 2 gruppi:
  • esperienze personali
  • fatti del mondo che tentano di influenzare la personalità.
    Per le esperienze personali il discorso potrebbe essere chiuso velocemente. Potrei dire, spiritosamente, ad Andrea:
    "Guarda che hai sbagliato conclusioni nella tua auto-analisi di vita e nel modo di vederti nel mondo.
    Se ogni tanto ti senti piccolo, inutile, offeso e depresso, ricorda sempre che una volta sei stato il + veloce e vittorioso spermatozoo del tuo gruppo.
    ".
    Dico solo ad Andrea di acquisire questo principio: «Non voglio più essere qualcuno ma semplicemente essere»; comunque mi riserbo di approfondire il commento nelle pagine dei testi.
    Dallo scontro ambientale esterno Andrea cerca di reagire, così a me pare, con impulsività. «Se deve scegliere chi deve essere crocifisso, la folla salverà sempre i Barabba» - sentenziava, per meglio capirci, Jean Cocteau.
    Un esempio potrebbe essere il testo "Omicidio di Stato". La pena di morte (notizia di esecuzione) viene vista con orrore e questo atteggiamento è condiviso indipendentemente dalle ideologie. Diventa politico e strumentale (da paraocchi) quando ci si impressiona solo dalle esecuzioni americane.
    Eppure è noto a tutti che nel mondo vi sono 88 paesi dove la pena di morte è legalmente attiva, ma ci si guarda bene da evidenziarlo con manifestazioni, girotondi, dibattiti, ecc.; in CINA ci sono state 18.000 esecuzioni in dieci anni...
    Per evitare che questa mia prima impressione sia l'unica opinione valida ed accettata da chi legge, sento il dovere/diritto di mettere in linea il pensiero di Andrea.


  • I testi delle canzoni con i relativi mp3 ©
    1- Al molo
    3- Ballata di un vagabondo
    5- Frammenti
    7- Passante dagli occhi chiari
    9- C'è pianto in Palestina
    11- L'amore non c'è
    13- Il regno del verde
    15- Alla stazione
  • Sul sito www.demo.rai.it nella sez. "I Demo" (edizione in corso) puoi trovare pubblicate due canzoni:
    Viaggio
    Così lontano, così vicino
  • La band è composta da: Piergiorgio Troilo (violino, pianoforte e molto altro) Patrizio Emili (chitarra elettrica, acustica e classica) Riccardo Amabili (bouzouki, mandolino e tastiere) Stefano Simonetti (basso elettrico)