Perchè questa pagina web ? Il primo impatto con i testi è chiaro: Andrea fa a cazzotti con il mondo che lo circonda, e questo scontro rende fragile la sua esperienza di vita. I testi musicati possono essere divisi in 2 gruppi: Per le esperienze personali il discorso potrebbe essere chiuso velocemente. Potrei dire, spiritosamente, ad Andrea: "Guarda che hai sbagliato conclusioni nella tua auto-analisi di vita e nel modo di vederti nel mondo. Se ogni tanto ti senti piccolo, inutile, offeso e depresso, ricorda sempre che una volta sei stato il + veloce e vittorioso spermatozoo del tuo gruppo.". Dico solo ad Andrea di acquisire questo principio: «Non voglio più essere qualcuno ma semplicemente essere»; comunque mi riserbo di approfondire il commento nelle pagine dei testi. Dallo scontro ambientale esterno Andrea cerca di reagire, così a me pare, con impulsività. «Se deve scegliere chi deve essere crocifisso, la folla salverà sempre i Barabba» - sentenziava, per meglio capirci, Jean Cocteau. Un esempio potrebbe essere il testo "Omicidio di Stato". La pena di morte (notizia di esecuzione) viene vista con orrore e questo atteggiamento è condiviso indipendentemente dalle ideologie. Diventa politico e strumentale (da paraocchi) quando ci si impressiona solo dalle esecuzioni americane. Eppure è noto a tutti che nel mondo vi sono 88 paesi dove la pena di morte è legalmente attiva, ma ci si guarda bene da evidenziarlo con manifestazioni, girotondi, dibattiti, ecc.; in CINA ci sono state 18.000 esecuzioni in dieci anni... Per evitare che questa mia prima impressione sia l'unica opinione valida ed accettata da chi legge, sento il dovere/diritto di mettere in linea il pensiero di Andrea. |
1- Al molo | |
3- Ballata di un vagabondo | |
5- Frammenti | |
7- Passante dagli occhi chiari | |
9- C'è pianto in Palestina | |
11- L'amore non c'è | |
13- Il regno del verde | |
15- Alla stazione |