Il primo vescovo però di cui si ha notizia dai documenti è Fabio che ha governato la chiesa fermana all'incirca dal 580 al 598 (Gregorii Magni ep. IX, 52, in Monumenta Germaniae Hist. Gregor., I, Reg. t. Il, p. 77, ed. Hartmann; P. L. LXXVI, 960). Da una lettera di Alessandro III (1159-1181) si ha la testimonianza che nel 1176 Fermo subì l'invasione ad opera di Cristiano, arcivescovo di Magonza, per conto di Federico I Barbarossa e che in tale occasione i documenti riguardanti la chiesa fermana furono dati alle fiamme (Reg. Episc. firm. c.186). Da una memoria dei Fracassetti esistente in archivio arcivescovile si ha notizia di altri incendi subiti dai vari archivi ecclesiastici esistenti a Fermo; essi si verificano negli anni 1326, 1505, 1604, 1648 e 1712. La costituzione dell'attuale archivio si deve all'arcivescovo Alessandro Borgia (1724-1764) il quale fece raccogliere tutti i documenti più antichi riguardanti la diocesi e li fece collocare in quattro grandi credenze lignee tuttora esistenti; fece inoltre raccogliere ed ordinare le pergamene che furono collocate in una piccola cassetta di noce. Si può pertanto affermare che l'archivio storico arcivescovile, quale appare ora, nel suo nucleo più antico, è stato organizzato dal Borgia tra il 1728 e il 1730. Dopo di lui il cardinale Urbano Paracciani, che governò la diocesi dal 1764 al 1777, arricchì l'archivio collocandovi altri documenti da lui rinvenuti e fece redigere l'indice di tutto il materiale. A questo nucleo antico solo nel 1942 fu aggiunto tutto il materiale documentario a partire dall'arcivescovo Andrea Minnucci (1777-1803) fino all'arcivescovo mons. Ercole Attuonj (1933-1941). Negli anni 1943-1945 fu fatta la numerazione e fu redatto un inventano generale di tutti i faldoni che raccolgono i documenti relativi al periodo 1803-1932, mentre negli anni Cinquanta è stato recuperato parecchio materiale antico rimasto abbandonato e sfuggito all'attenzione del Borgia e del Paracciani. Dal 1980 al 1985 l'attuale arcivescovo mons. Cleto Bellucci, consapevole del prezioso materiale documentario conservato nell'archivio e desideroso di valorizzarlo e di metterlo a disposizione degli studiosi, con squisita sensibilità culturale ha approntato, affrontando notevoli spese, nuovi locali fornendo l'archivio stesso di moderne strutture (500 ml. di scaffalature) per cui esso oggi offre allo studioso un efficiente servizio culturale. Nel 1985 sono stati trasferiti in detti locali l'archivio del capitolo metropolitano e quello della cappella musicale; il primo offre documenti anteriori, almeno per quanto concerne il materiale pergamenaceo rispetto a quelli conservati nell'archivio arcivescovile, il secondo contiene preziosi autografi di musiche settecentesche. Nel 1986 in seguito alla ristrutturazione delle parrocchie della città, veniva soppressa, tra le altre, anche la parrocchia di S. Michele Arcangelo e la collegiata omonima. I due archivi venivano trasferiti nell'archivio storico arcivescovile con una collocazione autonoma. Nel 1987 il priore della arciconfraternita della pietà di Fermo, in considerazione dello stato di abbandono in cui versava il ricco archivio dell'istituzione, chiedeva a mons. arcivescovo Cleto Bellucci di consentire il deposito del medesimo archivio presso l'archivio storico arcivescovile. Dati complessivi: unità 3.666 (1405-1935). Per l'archivio capitolare: repertorio del 1691; repertorio del 1692; repertorio deI 1709; repertorio del 1728; repertorio del 1752; repertorio del 1841; registro in cui sono contenute le trascrizioni di tutte le pergamene e i diplomi dell'archivio capitolare; registro di transunti. BIBLIOGRAFIA UGHELLI, 11 679-729; MORONI, XXIV 5-39; KEHR, IV 134-139; LANZONI, 395-397; Hier. Cat., I 249-250, Il 154, III 196-197, IV 188, V 202, VI 216. VII 195, VIII 272; Enc. C'at., 1174-1177. L'Archivio storico arcivescovile di Fermo, Fermo 1985; a partire dal 1986 l'archivio edita, con scadenza semestrale, una rivista dal titolo "Quaderni dell'archivio storico arcivescovile di Fermo". Recentemente è stato aperto un sito http://fermo.chiesainrete.it/archiviostorico/ in cui si parla anche dell'archivio storico arcivescovile di Fermo. ALTRE NOTIZIE UTILI Alla sala di studio è annessa una biblioteca che conta attualmente circa 1.500 volumi (sec. XVI-XX); del materiale librario esiste uno schedario per autori. Collezioni: Foglio ufficiale della diocesi, dal 1909; miscellanea di giorna-li, dal 1890; Settimanale diocesano (diverse annate mancanti ed altre incomplete), 1897-1975; raccolta di lettere pastorali degli arcivescovi di Fermo; raccolta di lettere pastorali, bollettini diocesani delle diverse diocesi delle Marche e d'Italia. |