Sette anni di sodalizio con Giacomo Leopardi

di J. Ricky


Era un giorno di settembre del 1830 quando Antonio Ranieri, giovane letterato napoletano, fece l'incontro che avrebbe cambiato radicalmente la sua vita. In quel dì conobbe infatti Giacomo Leopardi, già famoso per le sue opere e tristemente martoriato dalla sua infelice esistenza. Tra i due nacque una grandissima amicizia che li portò a vivere insieme per ben sette anni, fino alla morte del poeta, avvenuta il 14 giugno 1837. 
Da questa tormentata ma solida amicizia Ranieri trovò lo spunto per scrivere un piccolo libro, "Sette anni di sodalizio con Giacomo Leopardi"; un'opera toccante, in cui il giovane racconta, con molta nostalgia, i diversi momenti della vita trascorsa al fianco di uno dei più grandi poeti mondiali dell'800. Certo, dalle pagine di Ranieri veniamo a sapere che la vita con Leopardi non era né facile né tranquilla: le malattie del poeta, il suo continuo tormento per la giovinezza mancata e la sua voglia inconscia di ritrovare la famiglia lasciata in quel "borgo selvaggio", sono continuamente presenti come un'ombra in un angolo della casa. Per Ranieri fu una vera sofferenza vedere il suo migliore amico soffrire e avvicinarsi alla morte giorno dopo giorno; una triste realtà che veniva combattuta con l'unica arma a disposizione del poeta: la sua poesia. 
I due passavano giorni interi a leggere e commentare i versi che uscivano, come una fiumana, dalla penna del genio e, senz'ombra di dubbio, Leopardi sopravvisse alla tragedia di sé stesso grazie a questo invidiatissimo dono; così sul monte Vesuvio (come diceva lui il monte sterminatore), nella famosissima Villa delle Ginestre di Torre del Greco, si spense silenziosamente l'anima di un uomo che avrebbe voluto essere come gli altri, descritto da Ranieri in una veste casalinga, ma indubbiamente un uomo a parte, che, come scrive l'autore nel suo libro: "Fu grande per meraviglioso e quasi sovrumano ingegno, grande per isterminati e quasi incredibili studi, e per prose e poesie altissime e inimitabili, fu grandissimo, e facilmente unico, per la modestia e l'innocenza de' suoi costumi..."


Antonio Ranieri - Sette anni di sodalizio con Giacomo Leopardi - Mursia