curato dal prof. Giorgio Settimo |
Sabato 23 ottobre 2004 alle ore 18, presso l’auditorium “Santa Caterina” di Ripatransone (AP) è stato presentato il volume curato dal prof. Giorgio Settimo “Ascanio Condivi e Michelangelo”.
In prima fila alla cerimonia i fratelli
Giovanni e Mario Ascani, finanziatori del progetto, che attraverso la voce del maggiore hanno tenuto a ringraziare tutti i presenti esprimendo anche un vivo sentimento materno verso la città che li ha visti nascere, dichiarandosi pronti in ogni momento a rendersi disponibili ad omaggiare in maniera disinteressata, come in questo caso, il prestigio di Ripatransone.
Oltre all’autore, già curatore di un volume sul Condivi edito da Cesari nel 1976, la presentazione è stata omaggiata da una precisa e competente introduzione ad opera del dottor Mario Arezzini, già appassionato d’arte, che ha ribadito come la figura del Condivi abbia sorpassato quella del Vasari (autore di una biografia sul Michelangelo alquanto approssimativa), e allo stesso Condivi sia stato riconosciuto nel 1994 in occasione del restauro della Cappella Sistina, il ruolo di biografo ufficiale dell’artista toscano.
A rafforzare la forza evocativa di quest’opera che ci riporta all’epoca, e ad ufficializzare l’importanza fondamentale di Condivi per il Michelangelo, sono intervenuti come graditi e illustri ospiti l’ambasciatore bolognese Lodovico Masetti e il famoso critico d’arte, professor Luigi Dania.
Vita di Michelagnolo Buonarroti
raccolta per Ascanio Condivi da la Ripa Transone, 1553 di Ascanio Condivi (1520–74) Rome: Antonio Blado, 1553 libro Illustrato; h ~20 cm |
Masetti nella sua seconda volta a Ripa ha allietato i presenti con aneddoti spiritosi sul suo passato diplomatico e i suoi intrecci con l’arte italiana e in particolare di Michelangelo, artista poliedrico a cui forse solo il Condivi assomigliava, e del quale il Condivi riesce nella sua opera a regalarci una descrizione di un uomo alla mano, a dimostrazione del rapporto stretto e di estrema confidenza che legava i due.
Il professor Dania, gia relatore di tesi dell’autore, nel cedergli il testimone, ha riconosciuto a Settimo di aver svolto un encomiabile lavoro di ricerca (“la ricerca è la base della storia dell’arte”), e di aver consegnato al lettore una visione precisa del Condivi. Infine ha invitato tutti i cittadini di Ripa a non dimenticare, approfittando di questa testimonianza,il raro onore che possiedono nel dividere i natali con un personaggio così illustre (onori già riconosciuti addirittura da Carlo Bo).
Già definito il biografo del biografo di Michelangelo, Settimo sempre in maniera spiritosa e informale nei tempi e nei modi giusti, ha ribadito ancora una volta il ruolo fondamentale svolto dal Condivi nella vita di Michelangelo, soffermandosi anche sugli altri aspetti della sua vita artistica, riconoscendogli anche buone doti di pittore, non privo di classe ed eleganza.
Tutto questo raccolto in un’ edizione bella e curatissima nei minimi dettagli, nella veste grafica come nei materiali. Fortemente voluta dall’autore come dai fratelli Ascani, ai quali va un sentito ringraziamento, questa è un opera interessante, e doverosa.
Doverosa per elevare a giusta luce fatti di cultura spesso messi da parte.
lunedì 25 ottobre 2004, ore 15:05
dal sito www.ilquotidiano.it