“Tutti i passaggi furono effettuati nel rispetto della legge, con i pareri
di segretari e dirigenti comunali e regionali.” La prima risposta agli
interrogativi sollevati dal prof. Pier Luigi Mecozzi di Grottammare e dal
capogruppo di Forza Italia a San Benedetto Augusto Evangelisti a proposito degli
immobili dell’eredità Ottaviani viene dalla persona direttamente chiamata in
causa: il sindaco di Grottammare negli anni che vanno dal 1994 al 1999, ovvero
l’attuale presidente della Provincia di Ascoli Massimo Rossi.
Immobili di cui il Comune di Grottammare si sarebbe illecitamente
appropriato, nonostante il testamento li destinasse alla “scuola delle fanciulle
povere” (“Pia Istituzione Costante Maria”)?
“Per alcuni di quegli immobili la destinazione per finalità sociali è
stata semplicemente “aggiornata” – sostiene Rossi – Riservammo alcuni locali
alla Casa Famiglia Manuela e ad altre associazioni. La vicenda fu seguita
dall’allora segretario comunale dottoressa Elleni Iannoni, poi segretaria a San
Benedetto e attualmente al Comune di Ascoli, che è una specialista sul tema
“opere pie”. La Regione Marche esaminò quella pratica per mesi e infine approvò
il nuovo statuto. D’altra parte le stesse persone che sollevano la questione
ammettono che la Procura di Fermo non ha dato alcun seguito a precedenti
reclami.”
“La procedura dell’esproprio che adottammo per alcuni di
quegli immobili non ha nulla a che vedere con la volontà testamentaria – dice da
parte sua il sindaco Luigi Merli – essendo uno strumento a disposizione degli
amministratori per realizzare scopi di pubblica utilità. Evangelisti parla di
cose che non conosce. Infatti chiede di vedere un testamento che non ha letto.
Farebbe bene ad investire della questione il dirigente del settore patrimonio,
non certo la commissione consiliare, che prepara gli atti per il consiglio
comunale. Ma mi riservo di rispondergli più accuratamente nei prossimi
giorni.”