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11 gennaio 2005


Eredità Ottaviani: per Merli e Rossi regolarità garantita dal vaglio comunale e regionale

GROTTAMMARE - Risposta dell’ex sindaco (oggi presidente della Provincia di Ascoli) e dell’attuale sindaco alle domande di Mecozzi-Evangelisti
di Giovanni Desideri

“Tutti i passaggi furono effettuati nel rispetto della legge, con i pareri di segretari e dirigenti comunali e regionali.” La prima risposta agli interrogativi sollevati dal prof. Pier Luigi Mecozzi di Grottammare e dal capogruppo di Forza Italia a San Benedetto Augusto Evangelisti a proposito degli immobili dell’eredità Ottaviani viene dalla persona direttamente chiamata in causa: il sindaco di Grottammare negli anni che vanno dal 1994 al 1999, ovvero l’attuale presidente della Provincia di Ascoli Massimo Rossi.

Immobili di cui il Comune di Grottammare si sarebbe illecitamente appropriato, nonostante il testamento li destinasse alla “scuola delle fanciulle povere” (“Pia Istituzione Costante Maria”)?

“Per alcuni di quegli immobili la destinazione per finalità sociali è stata semplicemente “aggiornata” – sostiene Rossi – Riservammo alcuni locali alla Casa Famiglia Manuela e ad altre associazioni. La vicenda fu seguita dall’allora segretario comunale dottoressa Elleni Iannoni, poi segretaria a San Benedetto e attualmente al Comune di Ascoli, che è una specialista sul tema “opere pie”. La Regione Marche esaminò quella pratica per mesi e infine approvò il nuovo statuto. D’altra parte le stesse persone che sollevano la questione ammettono che la Procura di Fermo non ha dato alcun seguito a precedenti reclami.”

“La procedura dell’esproprio che adottammo per alcuni di quegli immobili non ha nulla a che vedere con la volontà testamentaria – dice da parte sua il sindaco Luigi Merli – essendo uno strumento a disposizione degli amministratori per realizzare scopi di pubblica utilità. Evangelisti parla di cose che non conosce. Infatti chiede di vedere un testamento che non ha letto. Farebbe bene ad investire della questione il dirigente del settore patrimonio, non certo la commissione consiliare, che prepara gli atti per il consiglio comunale. Ma mi riservo di rispondergli più accuratamente nei prossimi giorni.”


martedì 11 gennaio 2005, ore 17:42