da: http://www.ilquotidiano.it/articoli/articolo_stampa.cfm?ida=30785
La vicenda della Fondazione “Costante Maria” di Grottammare e la
successiva querelle riguardante il rispetto delle volontà testamentarie
dell’sig. Giuseppe Ottaviani coinvolge direttamente la Regione Marche. Come
correttamente osservato dal consigliere comunale Evangelisti, infatti, è stato
proprio l’attuale Presidente della Giunta Regionale D’Ambrosio con proprio
decreto (il n.63 del 17.05.99) ad approvare la riforma dell’Opera Pia che ha
determinato, di fatto, lo “stravolgimento” di molte delle precise direttive
fornite dal benefattore in sede testamentaria.
Il provvedimento
regionale, inoltre, presta il fianco a diversi interrogativi che ho girato allo
stesso D’Ambrosio per mezzo di una specifica interpellanza.
Poteva la
Regione, applicando alla Fondazione di Grottammare la normativa in materia di
IPAB (istituzioni pubbliche di beneficenza e assistenza), vanificare le
volontà testamentarie del sig. Ottavini modificando addirittura le finalità
dell’ente ?
Il consiglio di amministrazione della Fondazione era soggetto
legittimato a chiedere la riforma dello statuto successivamente formalizzata con
il decreto di D’Ambrosio ?
Per quale motivo, nella nuova versione dello
statuto, è stata modificata la finalità della Fondazione espungendo dalla
denominazione della stessa la frase “per la scuola delle fanciulle” che pure
originariamente identificava la causa prima del lascito del sig. Ottaviani
?
Sono, queste, solo alcune delle plurime “zone d’ombra” che affliggono un
provvedimento che oggi potrebbe dar luogo ad una vero e proprio conflitto
tra istituzioni.
Un provvedimento che peraltro, sotto una diversa
angolatura, riapre la problematica riguardante l’utilizzo dell’ingente
patrimonio donato nei secoli scorsi da moltissimi benefattori per la
realizzazioni di specifiche finalità assistenziali. Finalità che spesso sono
state stravolte in maniera così eclatante da legittimare gli eredi (o i
beneficiari in via sussidiaria) dei filantropi ad azioni di rivalsa. Il fatto
che nel caso di specie, la vicenda coinvolga due enti pubblici attribuisce alla
questione un carattere di particolare delicatezza e gravità. Per questo ho
chiesto che la mia interpellanza venga trattata in forma
urgente.
*consigliere regionale di AN