“… Anno igitur 1521 in lucem editus, Sixtus Quintus, feria VI, idibus Decembris die festo S.Luciae, hora circiter sexta et decima…”
sul luogo di nascita, Sisto V (16 aprile 1590) edifica la chiesa di S.Lucia

21 dicembre 1521, ore 16:00
nasce a Grottammare (AP) Felice Peretti:
il futuro papa Sisto V


articolo sul RESTO DEL CARLINO

... quando la stampa crea confusione sui mass-media !!!

La polemica è sorta il 9 aprile 2005 quando un'articolista (a firma G.M.) del Resto del Carlino (redazione di Ascoli Piceno), commentando l'attesa per l'elezione del nuovo papa ricorda ai lettori i 2 papi piceni: Nicolò IV e Sisto V. (cliccando sull'immagine accanto si può leggere tutto l'articolo). particolare dell'articolo

L'articolista del Resto del Carlino, forse per mancanza di fonti storiche o forse per alimentare una sterile confusione a cui non crede più neanche chi l'ha generata (i montaltesi), passando a descrivere papa Sisto V afferma: "… Il secondo Papa piceno, il più famoso, fu Felice Peretti nato forse a Grottammare, forse a Montalto, il 13 dicembre 1520 o 21. Una vecchia e lunghissima diatriba che non è stata ancora risolta del tutto…”.



Questa è la lettera che l'Associazione dei Grottammaresi ha faxato alla redazione di Ascoli del Resto del Carlino per la doverosa smentita e ... per dare unesempio di correttezza storica.
Preg.ma Redazione
RESTO DEL CARLINO
63100 – ASCOLI PICENO
e p.c.
all’attenzione di G.M.

OGGETTO: Diritto di replica (art.8).

La sottoscritta “Associazione dei Grottammaresi”, avendo letto in data odierna a pag.V (Primo Piano – cronaca di Ascoli) un articolo (a firma G.M.) dal titolo “Da papa Nicolò IV a Sisto V. I Pontefici venuti dal Piceno” in cui venivano esternati alcuni dubbi storici, sente la necessità (senza presunzione) di fare alcune obiezioni e rettifiche, dare cioè qualche indicazione storica al/alla giornalista che ha scritto il pezzo e richiedere il diritto di replica e di pubblicazione.
La frase che in primis ci ha colpito è questa “… Il secondo Papa piceno, il più famoso, fu Felice Peretti nato forse a Grottammare, forse a Montalto, il 13 dicembre 1520 o 21. Una vecchia e lunghissima diatriba che non è stata ancora risolta del tutto…”.

Non c’è nessun dubbio storico (né diatribe) dove è nato Sisto V: è nato a Grottammare il 13 dicembre del 1521 alle ore 16 ! Fu battezzato il 26 dicembre dello stesso anno.

  • Sisto V, correggendo con postille la sua biografia scritta dal Graziani (suo segretario personale), scrive: “il luogo dove nacque non deve chiamarsi Grotte (Grottammare – n.d.r.) ma Cupra Marittima; luogo assai celebre presso Plinio, Solino ed altri non pochi autori”. Se ciò non fosse credibile, sarebbe sufficiente andarsi a leggere la lapide centrale del sepolcro di Sisto V (Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma) in cui è scritto: “Sixtus V. Pont. Max. Cupris ad litus maris in piceno natus Montalti educatus”.
  • Che Cupris non è l’attuale cittadina Cupramarittima (ex Marano fino al 1862) ma Grottammare lo conferma l’iscrizione sulla campana maggiore della Chiesa di S.Lucia (paese alto di Grottammare) ove la sorella Camilla Peretti fece incidere: “Nel giorno di S.Lucia nella cui festa nacque Sisto V Pontefice Massimo la sorella Camilla Peretti a proprie spese edificò e dotò questa Chiesa nel luogo ove ambo nacquero. Nell’anno del Signore 1595”. Una curiosità storica: il 16 aprile del 1595 fu messa la prima pietra su questa chiesa voluta da Sisto V, disegnata e seguita dal Fontana (architetto del grande Papa).
  • P. Galesini, storico anconetano contemporaneo e molto amico di Sisto V, scrisse un’opera dal titolo “Annales rerum Sixti Quinti” (I.Cod.Vat. 5438, sec.XVI); è lui che ci dice che Felice è nato di pomeriggio: “… Anno igitur 1521 in lucem editus, Sixtus Quintus, feria VI, idibus Decembris die festo S.Luciae, hora circiter sexta et decima…”.
  • Quando papa Sisto V (12 giugno 1585) ordinò a mons. Giustiniani, tesoriere generale, di disporre che fossero pagati 1000 scudi alla comunità di Grottammare per mantenervi un maestro di lingua greca e latina (con i redditi di quel capitale) giustificò questa elargizione: “per esser noi nati in quella Terra”.
  • Da uno stralcio della relazione dell’ambasciatore Priuli, inviata al Doge all’indomani dell’elezione di Sisto V, si legge: “…egli (il nuovo Papa Sisto V) è nato in un castello nominato Grotte a mare, di padre giardiniere. Contrariamente alla volontà dl padre, egli voleva frequentare le scuole, lo voleva in casa, ma il fanciullo se ne fuggì e prese l’abito di novizio presso i frati minori di Montalto…”.

    G.M. ha ancora qualche dubbio ?

    La nascita di Sisto V in Grottammare non è casuale e occasionale, per saperlo è sufficiente ripercorrere la storia della sua famiglia (povera).
    Il padre Piergentile Ricci detto Peretto, era fuggito da Montalto (patria dei suoi avi) nel 1517-18 perché aveva militato con quelli che resistettero a Francesco Maria I della Rovere (duca di Urbino), e si era stabilito a “Grotte a Mare”. La vita del Piergentile divenne difficile (il bando aveva confiscato tutti i beni), ma fidando della Provvidenza prese in affitto un piccolo podere, nei pressi del Fosso Cantalone (attuale Fosso S.Lucia), dalla famiglia Ludovico De Vecchis di Fermo (abitavano a Grotte a mare). Presso Diana, nuora di Ludovico, lavorava Mariana (nativa di Frontillo di Camerino) come cameriera. I due ben presto si conobbero e si sposarono.
    Il Graziani ci fa sapere che il piccolo Felice cominciò a frequentare la scuola presso gli Agostiniani di Grottammare all’età di sette anni (quindi imparò a leggere, scrivere e fare i conti a Grottammare) e che, nelle ore libere, si dedicava al lavoro “conducendo a pascolo le pecore proprie ed i suini del padrone di suo padre”. All’età di nove anni lo zio Fra Salvatore Ricci, Minore conventuale, lo condusse a Montalto. Essendo la sua famiglia povera, era l’unica scappatoia per continuare gli studi !
    Altra notizia sulla “dimora stabile in Grottammare della sua famiglia”. Dopo aver predicato durante il quaresimale di Camerino (1551) Fra Felice Peretti si recò in Ascoli. Dopo 5 giorni di permanenza si portò in Grottammare per incontrare i suoi. Il parroco alloggiò Fra Felice perché la povera casa del padre non aveva posto e comodità.
    Per far contenti i suoi il 1° maggio predicò nella principale parrocchia di Grottammare. Un magistrato del luogo donò 20 scudi a Fra Felice per la sua bella e famosa predica (tema: Ignobilia et contemptibilia elegit Deus ut confundat sapientes). Questi 20 scudi il futuro papa li diede alla sorella Camilla (esercitava il lavoro di lavandaia) dicendole: “Questi serviranno per maritarti, guardali bene”. Poi se ne tornò alla sua reggenza di Siena.

    Per concludere.
    La generosità di Sisto V (e di qualsiasi essere umano) non si misura sull’entità o qualità delle elargizioni ! E’ intellettualmente riduttivo.
    Il grande papa grottammarese va giudicato per i grandiosi risultati (temporali e spirituali) ottenuti in soli cinque anni di pontificato ! Basta consultare la numerosa bibliografia esistente su questo papa.
    Giovanni Paolo II nella stesura della “COSTITUZIONE APOSTOLICA PASTOR BONUS SULLA CURIA ROMANA” (28 giugno 1988) cita Sisto V: “… il mio predecessore Sisto V così riconosceva nella costituzione apostolica «Immensa Aeterni Dei»…“.

    Grottammare, sabato 9 aprile 2005
    Associazione dei Grottammaresi

    Postfazione.
    Noi grottammaresi siamo fiduciosi che il nuovo papa che verrà possa continuare sulle orme di Giovanni Paolo II «Il Grande» e, in onore della grandiosità di papa Sisto V, ci auguriamo che assuma il nome di
    SISTO SESTO
    replica articolo sul RESTO DEL CARLINO


    (Il Resto del Carlino pubblica una parte della replica l'11 aprile 2005 - n.d.r.)

  • Per concludere.
    L'associazione dei Grottammaresi è intervenuta sull'argomento non per un eccesso di campanilismo ma per ripristinare la verità storica in difesa delle proprie radici e della memoria.
    Molto spesso sulla stampa (giornali, riviste, libri rievocativi, ed ultimamente anche su alcune pagine web) vengono messe in discussione, relativamente alla figura di Sisto V, date ed argomenti che nulla hanno a che vedere con il rigore della ricerca. Per esempio: un'altra amenità storica e culturale è quella dell'occasionalità di nascita a Grottammare di Sisto V.
    Oltre alle notizie già citate nella replica dell'Associazione, voglio aggiungere che il padre di Sisto V (e tutta la famiglia) non si è più ritrasferita in modo stabile a Montalto Marche (patria degli avi di Sisto V) neanche quando le condizioni favorevoli (elezione a papa di fra Felice) lo avrebbero consentito. E così è stato anche per la zia di Fra Felice: zia Piacentina (quella che lo salvò da un pozzo a Grottammare quando era piccolo).
    Il piccolo Felice si trasferì per studi specifici, all'età di nove anni, in un convento francescano di Montalto grazie e solo alla mediazione di uno zio frate. Quindi a Grottammare Felice vi ha trascorso l'intera infanzia, condizionata da un imprintig ambientale (sociale e culturale) che poi ritroveremo espresse ed esternate nel corso della sua vita.
    Un esempio fra tanti.
    Quando fra Felice fece atto di cessione e rassegna, in mano a fr. Antonio da Augusta generale dei Francescani, d'ogni sua proprietà e dominio delle cose (a seguito dei dettami del Concilio di Trento) concluse dicendo: "...che null'altro aveva perchè suo padre era bandito". Era il 4 novembre 1564, fra Felice aveva 43 anni e non aveva recuperato i suoi beni paterni: una povertà forzata (mal digerita ma francescanamente accettata) che peserà sulla vita del fututro cardinal "Montalto" !
    Uno studio sull'infanzia di Sisto V meriterà in futuro un'analisi pedagogica e psicologica.
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